Non tutti i supereroi hanno il mantello, alcuni indossano il camice. Ad aggiudicarsi il primo posto dell’hackathon di Torino è il team Deep Web con una storia animata dedicata ai medici. Gaia, Miriam, Giulia e Luca, studenti di 19 e 20 anni dell’IIS Bosso-Monti, sono gli ideatori.
Si conclude con la loro vittoria la prima tappa di Coding Girls presso l’Università degli Studi di Torino. Alla sfida di ideazione e programmazione hanno partecipato oltre 100 ragazze organizzate in 17 squadre [vedi la notizia Si parte da Torino]. Tema della sfida “You are super heroes! What would you save?“.
La classifica
1° posto
Team Deep Web dell’IIS Bosso-Monti di Torino
Gaia 20 anni, Giulia 20 anni, Miriam 20 anni, Luca 19 anni
Script per valorizza i supereroi nascosti, non quelli che dicono tanto sui social, ma chi agisce magari senza darlo a vedere. Lanciano una sfida agli utenti per scoprire chi sono i loro supereroi… i medici! Hanno realizzato una vignetta in cui una dottoressa deve salvare una persona. È l’utente che facendola uscire da un labirinto con un gioco, schivando malattie e altri pericoli, farà un po’ la parte di un supereroe.
2° posto
Team Dam dell’IIS Avogadro
Diana 18 anni, Alessia 19 anni, Marta 15 anni
Script per trasmettere valori positivi al pubblico. Tutti noi possiamo essere supereroi con le parole che scegliamo e gli atteggiamenti che abbiamo. Hanno realizzato un gioco in cui una supereroina deve schivare le parole negative e acchiappare le parole positive.
3° posto a pari merito
Team Gagiofelia dell’IIS Cottini
Giorgia 14 anni, Cecilia 15 anni, Gaia 15 anni, Federica 15 anni
Script per salvare i beni culturali del nostro Paese. Hanno realizzato un quiz da far fare agli utenti con domande su come comportarsi in certe situazioni. Facendo la scelta morale, si costruisce pian piano… la torre di Pisa! Così l’utente salva l’arte italiana.
Team c6h12o6 dell’IIS Bosso-Monti
Giulia 18 anni, Ludovica 18 anni, Roberta 19 anni
Script a favore dell’istruzione. Il supereroe non è un semidio, ma tutti noi essere comuni possiamo essere supereroi nelle situazioni di tutti i giorni. Grazie ad un balletto di beneficienza, i supereroi finanziano una scuola per promuovere l’istruzione in Africa. Le programmatrici vogliono salvare la cultura e trasmetterla a tutti, anche ai più poveri.
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