La prima tappa di Coding Girls a Torino, nelle scuole della città e dell’hinterland, è al Giordano Bruno, dove incontriamo per la prima volta tre classi del liceo scientifico Scienze applicate. Presenti una terza, una quarta e una quinta, che seguiranno il progetto fino al loro ultimo giorno di scuola, con attività comuni e laboratori digitali specifici per le diverse classi: coding con AppInventor, making con Arduino e web e comunicazione con WordPress.
“È un progetto innovativo coinvolgente, inclusivo e divergente. Aiuta a pensare in modo creativo, a guardare oltre, a cogliere prospettive inedite. Educa al confronto, a porre domande, a usare logica, strategia e resilienza. Gli errori diventano opportunità di miglioramento”, spiega così Catia Santini, docente e referente scolastica del Piano nazionale della Scuola digitale, l’adesione dell’istituto a Coding Girls.
La nostra formatrice Lara Forgione, prima ancora di presentare se stessa e le attività, ha invitato tutti a effettuare il questionario di valutazione preparato dalle ricercatrici dell’Università di Trento in collaborazione con Compagnia di San Paolo, partner del progetto triennale. “Non dovete scegliere un percorso Steam solo perché è in questi ambiti che ci si prepara ai lavori del futuro”, dice Lara alle ragazze, “ma se c’è interesse in uno di questi campi o le Steam sono una vostra passione dovreste seguirla senza paura di essere inadeguate solo perché siete ragazze”.
Nonostante abbiamo iniziato molto presto, alla prima ora del mattino, il coinvolgimento delle classi è forte e con il tempo si fa sempre più alto. Soprattutto quando affrontiamo il tema della parità di genere e del genere gap nel mondo del lavoro.
Le classi 3ª AT, 4ª CT e 5ª CT seguono insieme il modulo introduttivo di Coding Girls, gli studenti sono inclusi nelle attività insieme alle studentesse, perché l’obiettivo non è solo appassionare le ragazze, ma cooperare per una società inclusiva.
Luca della 4ª CT afferma che “l’incontro è molto utile per capire quanto grande sia ancora la disparità fra ragazze e ragazzi nel mondo del lavoro”.
“Grande curiosità e attesa per il corso sul linguaggio di codifica Arduino”, aggiunge Jihane della stessa classe, “Non vediamo l’ora!”.
“Più che un progetto è una palestra per allenare ragazze e ragazzi alla cultura della condivisione e della cooperazione, al confronto e al lavoro di squadra. Le ragazze del Giordano Bruno ci sono e accettano la sfida!”, conclude Catia Santini.