Maria Silvia è iscritta al quinto anno del liceo scientifico Innocenzo XII di Anzio (Roma) e da grande progetta di lavorare nella Polizia scientifica o nel Reparto investigazioni scientifiche (RIS) dei Carabinieri. Quest’anno partecipa a Coding Girls soprattutto grazie al passaparola di una carissima amica e ai valori che la famiglia le ha trasmesso: l’amore per la conoscenza e la curiosità.
Condividiamo la simpatica intervista realizzata da Alberta Testa [@Alberta_FMD], che da qualche mese cura l’ufficio stampa della Fondazione Mondo Digitale.
Da dove nasce la tua passione per le materie scientifiche?
Amo le materie scientifiche, in particolare matematica e biologia, da quando sono piccola. La mia è una passione innata. Devo confessare però che sono stata anche fortunata. Alle medie ho avuto un professore che ha saputo indirizzarmi bene verso la carriera scientifica. È anche grazie a lui se ho scelto di iscrivermi al liceo scientifico.
Cosa pensa la tua famiglia della tua passione per le materie scientifiche?
La mia famiglia mi ha sempre appoggiato, in tutto e per tutto. Ho sempre avuto carta bianca su quello che volevo fare. L’unica cosa che mi hanno sempre ribadito è quanto sia importante la conoscenza, poi quello che volevo studiare l’ho sempre deciso da me. Sono molto felice che mi abbiano insegnato il valore dello studio e della curiosità.
Ti definisci una persona curiosa?
Sì, assolutamente. È proprio la curiosità che mi ha spinto a partecipare a Coding Girls. L’anno scorso una mia carissima amica ha preso parte al progetto e sono rimasta affascinata dal modo in cui ne parlava: con entusiasmo e concitazione. Sono all’ultimo anno, quindi ho già accumulato tutte le ore di PCTO che mi servivano. Ma ho deciso di iscrivermi al programma in ogni caso. Non lo faccio per il ‘punteggio’, ma perché credo che avvicinarmi al coding possa darmi una marcia in più per il futuro.
Il progresso tecnologico abbraccia in modo trasversale molti settori, in che modo pensi che il coding possa aiutarti in futuro?
Onestamente non so con esattezza il modo in cui potrà aiutarmi. Posso dire però che al momento mi sento una spugna: tutto quello che apprendo provo ad applicarlo anche da sola. Non so dove questo potrà portarmi, ma sono più che convinta che mi sarà utile nel mondo del lavoro.
A proposito di lavoro, cosa ti piacerebbe fare da grande?
Ho scelto di iscrivermi alla facoltà di Scienze biologiche. Il mio sogno è entrare nei RIS o nella polizia scientifica”.
Pensi che lavorando in questi settori dovrai fare i conti con diseguaglianze di genere?
Sono consapevole che ancora oggi viene dato più prestigio alla figura maschile. Tuttavia spero che quando e se riuscirò ad entrare in Polizia la differenza di genere si sia assottigliata. Tra i ragazzi della mia generazione credo che le cose siano un po’ diverse. Non ci sono queste disparità. O almeno non le avverto ancora. Ho fiducia nella mia generazione.