Sono sempre di più le giovani donne che spingono l’acceleratore della parità di genere in ambito scientifico e tecnologico. Con l’ottava edizione del progetto Coding Girls, guidato dalla Fondazione Mondo Digitale, sono oltre 15.000 le studentesse in 13 province italiane coinvolte in attività di peer education, mentoring e role modeling. Il percorso, arricchito da webinar e allenamenti online, è finalizzato alla creazione di app tramite Thunkable e AI. Tra le opportunità della nuova edizione anche un appuntamento speciale: Cindy Rose, presidente di Microsoft Western Europe, incontra le Coding Girls in una sessione di role modeling venerdì prossimo, 25 febbraio a Roma. Un incontro decisivo per le studentesse, impegnate a costruire sogni oltre le barriere.
Microsoft Italia, insieme a Missione Diplomatica Usa in Italia, è un anello chiave dell’alleanza che sostiene il progetto e che coinvolge scuole, famiglie, ma anche aziende, università e organizzazioni pubbliche e private.
Quest’anno Coding Girls è tra i 22 finalisti della prima edizione del Premio nazionale per le Competenze digitali (iniziativa è promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale e realizzata con la collaborazione di Formez PA) nella categoria “Digitale contro il divario di genere”.
Nato con l’obiettivo di avvicinare le studentesse alle materie STEM (dall’inglese Science, technology, engineering, and mathematics), Coding Girls accompagna le giovani donne a scelte libere da stereotipi. Una missione strategica per il futuro del nostro Paese. Come ha recentemente ricordato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in visita ai laboratori INFN del Gran Sasso, “tra le giovani immatricolate nelle università italiane, solo una su cinque sceglie le cosiddette materie STEM, la metà circa degli uomini”.
In Italia il divario di genere nell’ambito della conoscenza è già evidente alle superiori, ma diventa critico nel passaggio all’università. L’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE) sottolinea come in Italia esista ancora una forte tendenza delle giovani donne ad autoescludersi dai percorsi STEM. Troppo spesso le ragazze si identificano in stereotipi che le vedono distanti dalla scienza. Un bias cognitivo che, se non contrastato, rischia di alimentare quello che comunemente viene definito gender dream gap, il divario di genere legato ai sogni e alle ambizioni per il futuro.
Il rischio è che l’autoesclusione da queste discipline, sommata alla crescente domanda di professionisti in ambito digitale e tecnologico, possa incrementare la disoccupazione femminile e il gender pay gap. Per questo il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) rappresenta un’occasione unica per riconoscere finalmente il ruolo delle donne e delle ragazze nella scienza, non solo come beneficiarie, ma anche come agenti di cambiamento.
CARTELLA STAMPA
lancio dell’8ª edizione del programma Coding Girls
- Agenda dell’evento
- Nota per la stampa
- Atenei
- Coding Girls (scheda sintetica)
- Coding Girls a Torino (scheda sintetica)
- CO.ME.SE (scheda sintetica)
- Associazione
- Dati sul gender gap
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