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La scienza al femminile

In occasione della Notte europea dei ricercatori e nella cornice del programma al femminile Coding Girls, domani, venerdì 27 novembre, 13 donne di scienza (docenti universitarie, giovani ricercatrici, dottorande ecc.) animano altrettanti talk per raccontare la ricerca scientifica alle nuove generazioni.

Appuntamento sulla piattaforma Microsoft Teams dalle 17 alle 18 [scarica la locandina in formato pdf].

 

A un mese dal lancio della settima edizione di Coding Girls [vedi la notizia La rivoluzione gentile] ecco un primo risultato importante della collaborazione con la rete di 32 partner accademici. Tra le relatrici c’è anche Sara Leonetti, presidente e fondatrice di Next, associazione non profit che si occupa di cultura digitale e tecnologia. Si aggiunge così un nuovo nodo nelle reti collaborative per la parità di genere. 

 

Le 13 donne di scienza nel ruolo di role model e la sintesi del loro intervento (cliccando sul nome si apre la locandina che contiene il link di accesso alla sessione on line):

  1. Micol Spitale, Politecnico di Milano
    Credendo fortemente che il cambiamento del singolo possa aver grandi effetti sul mondo, il talk si concentra sul “ripple effect”, l’effetto a catena che si verifica quando un’azione iniziale in un sistema si propaga verso l’esterno per influenzare una porzione sempre più grande dello stesso, come le increspature che si espandono sull’acqua quando un oggetto vi cade dentro. L’obiettivo è quello d’ispirare i giovani a essere “il cambiamento che vogliono vedere nel mondo” (Mahatma Gandhi).
  2. Veronica Bartolucci, Università Politecnica delle Marche
    Il mondo della robotica è da sempre in continua evoluzione. L’affiancamento di un dispositivo robotico all’operatore umano rappresenta, nel caso dell’ambiente una soluzione che conduce a una navigazione più sicura ed efficiente.
  3. Lucia Migliorelli, Università Politecnica delle Marche
    L’intervento è finalizzato a introdurre applicazioni di  intelligenza artificiale che tutti abbiamo usato almeno una volta nella vita senza saperlo per poi passare a raccontare l’esperienza del nostro gruppo di ricerca con l’analisi delle immagini a supporto della pratica clinica.
  4. Alessia Palleschi, Sapienza Università di Roma
    In un mondo ormai cosi digitale e sempre più connesso c’è bisogno di saper affrontare nuove sfide. La tecnologia va conosciuta e non bisogna lasciarsi intimidire da essa. Il DIAG dell’Università Sapienza di Roma ti da la possibilità di affacciarti a questo mondo pieno di sfide e nuove esperienze. Le soddisfazioni saranno tante alla fine del vostro percorso e in quanto ragazze non dovete aver paura perché soprattutto voi potete farcela, non vi manca nulla.
  5. Gabriella Casalino, Università degli Studi di Bari Aldo Moro
    L’idea di macchine “intelligenti” è nata prima della realizzazione dei personal computer. Il talk è un viaggio alla scoperta dell’intelligenza artificiale. Come è possibile rendere oggetti inanimati “intelligenti”? Il viaggio continua alla scoperta di sistemi intelligenti usati ogni giorno e delle attività di ricerca condotte nel Dipartimento di Informatica di Bari.
  6. Antonina Dattolo, Università degli Studi di Udine
    Come nasce un laboratorio di ricerca? Quali idee e progetti lo rendono vivo? Quale importante ruolo svolgono gli studenti? La presentazione racconta la nascita del laboratorio di ricerca SASWEB durante la notte dei ricercatori del 2011 e cosa significhi fare ricerca.
  7. Maritina Urizio, Università degli Studi di Udine
    L’obiettivo di questo seminario è di raccontare l’esperienza di ricerca, nel SASWEB Lab dell’Università degli Studi di Udine, all’interno del progetto AppInventory. La collaborazione nella progettazione, la condivisione dei risultati, cosa è oggi AppInventory e come l’azione di un gruppo di lavoro possa rappresentare una risorsa per l’intera comunità accademica e per il mondo della scuola.
  8. Sara Leonetti, Next OdV
    L’emergenza Covid19 ha fatto crescere in maniera esponenziale le vendite online. E l”e-commerce, anche se esiste da quasi 30 anni, avrà in un futuro prossimo grandi opportunità. Cosa vuol dire fare e-commerce e quali sono le figure collegate? Ve lo racconto attraverso la mia esperienza tra Conad, Crif e Sixty.
  9. Fabiola De Marco, Universitá degli Studi di Salerno
    Il ruolo della donna negli ultimi decenni ha sicuramente dato una svolta significativa alla ricerca nell’ambito dell’Informatica, accostando temi che mai fino ad allora erano stati trattati.  Mai come in questo periodo, la comunità scientifica ha necessità di crescere, di essere eterogenea per poter garantire ai cittadini del futuro e non solo una profonda fiducia nella ricerca.
  10. Manuela Chessa, Università degli Studi di Genova
    Realtà virtuale e realtà aumentata sono oggetto di studio da diversi decenni, sebbene con fortune alterne. Di recente, le nuove tecnologie hanno condotto allo sviluppo di sistemi e soluzioni usabili in vari campi applicativi, dalla medicina, alla riabilitazione, all’educazione, fino alle applicazioni industriali, senza dimenticare intrattenimento e videogiochi. Aspetti percettivi e cognitivi sono fondamentali affinché le nuove tecniche di VR e AR possano essere usate efficacemente per superare le distanze, facilitare l’apprendimento e migliorare l’interazione tra uomini e macchine.
  11. Francesca Cordero, Università degli Studi di Torino
    È possibile predire la progressione di una malattia? Possiamo capire qual è la terapia migliore per ogni paziente? Siamo in grado di valutare diversi scenari per prevedere l’evoluzione di una pandemia e capire cosa fare per affrontarla ed arginarla? L’interdisciplinarietà è la chiave per dare maggiore innovazione alla ricerca, come la bioinformatica che ci permette di ottenere nuove conoscenze sui sistemi complessi della vita superando i limiti sperimentali grazie alle simulazioni computazionali e consentendoci di esplorare nuove frontiere.
  12. Irene Cannistraci, Sapienza Università di Roma
    Tutti ci siamo chiesti almeno una volta che cos’è veramente l’informatica. Mi piace pensare all’informatica come a un passepartout, una chiave universale in grado di aprire numerose porte. La cosa più “divertente” del mio percorso è che seppur perennemente circondata da ragazzi e uomini, le mie figure guida in ambito accademico sono sempre state donne: la professoressa Cignetti del liceo, la Fachini con cui ho fatto la tesi triennale e la Velardi con cui ho scoperto la mia passione e intrapreso un percorso di dottorato. Siamo tante donne nell’informatica!
  13. Chiara Fanali, Università Campus Bio-Medico di Roma | Coding Girls@UCBM. Resilienza, femminile plurale.
    La ricerca e la scienza sono “gender neutral”, in particolare l’effetto delle ricerche e di chi le porta avanti. Un percorso professionale, quello di Chiara Fanali, portato avanti grazie alla curiosità, all’entusiasmo e alla passione accompagnati dalla resilienza. “Rimettersi in gioco di fronte ad ogni cambiamento diventando imprenditori di se stessi è una delle chiavi più importanti. La possibilità che ho di poter trasferire conoscenza a giovani studenti delle “Scienze degli alimenti e della nutrizione”, come docente e Presidente di Corso di laurea, e di svolgere la mia ricerca nell’ambito dell’analisi chimica, mia passione da sempre, rappresenta il motore della mia crescita personale e professionale”.

 

 

La cartella stampa di Coding Girls

 

Foto in anteprima di Michal Jarmoluk da Pixabay

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