La cosa più bella? Gli occhi sgranati di una bambina che ha appena creato una storia.
Studio all’Emanuela Loi di Nettuno con indirizzo internazionale. Sono all’ultimo anno. Vorrei continuare a studiare economia all’università. E mi piacerebbe approfondire il settore delle tecnologie per l’ambiente, lo sviluppo sostenibile, la tecnica che cura invece di distruggere.
Da piccola mi affascinavano le cose poco convenzionali e Coding Girls mi ha aiutato a capire la tecnologia, a trasformare la curiosità in passione e poi in competenza. Laboratori, allenamenti e hackathon mi hanno spinto a vincere la timidezza, ho imparato a condividere, a parlare in pubblico. E perfino a insegnare ai più piccoli. L’emozione più bella che ricordo sono gli occhi sgranati dei piccoli della scuola primaria appena hanno capito come possono dare vita una storia inventata da loro.
La nostra insegnante è stata molto brava, perché ci ha presentato l’esperienza di Coding Girls come un’avventura, piacevole e anche divertente. E così è stato. Anche per lei era una sfida, perché era il primo anno che la scuola aderiva al progetto.
Oggi ho capito quanto è importante il coding per vincere gli stereotipi anche sul posto di lavoro, una mentalità che deve cambiare da entrambe le parti, uomini e donne.