Irene Cannistraci, dottoranda al primo anno presso il Dipartimento di Informatica della Sapienza Università di Roma, è una formatrice nella settima edizione di Coding Girls, coinvolta nel progetto dalla professoressa Paola Velardi, ordinaria di informatica. Lunedì scorso Irene ha aiutato a raccontare il programma Coding Girls all’Assemblea delle donne dell’ICT, rispondendo alle domande di Mirta Michilli, direttrice generale della Fondazione Mondo Digitale. È di Irene l’immagine dell’informatica con i tacchi, per sottolineare che non c’è nessuna preclusione al mondo femminile nelle discipline tecnologiche. Le ragazze possono portare e conservare intatto il loro stile e la loro creatività.
Nell’audio, oltre alla testimonianza di Irene, ci sono altre due voci
La prima è di Valentina Who, 15 anni, studentessa del secondo anno dell’Istituto Schiapparelli Gramsci di Milano, guidato dalla dirigente scolastica Loredana Leoni. Con le sue compagne e i coordinamento della docente Piera Anna Franini, Valentina è una delle protagoniste del progetto CO.ME – COde&FraME, promosso con Eni.
La seconda voce è di Alessia Simonetti, 17 anni, studentessa del quarto anno del Peano di Monterotondo, il liceo guidato dalla dirigente scolastica Roberta Moncado. Alessia sogna di diventare lei stessa una formatrice. Non le manca la guida preziosa della docente Anna Rita Petrillo.
Le tre ragazze sono intervenute in rappresentanza delle 15.000 protagoniste del programma formativo Coding Girls, promosso dall’alleanza collaborativa “ibrida” tra Missione Diplomatica USA in Italia, Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, Compagnia di San Paolo, Microsoft, Eni e una rete di 32 partner accademici.