Claudia Chiroli e Cristian Giannetti, mentre stanno completando la laurea magistrale in Computer Science and Engineering al Politecnico di Milano, hanno accettato la sfida di diventare formatori del programma Coding Girls, ideato dalla Fondazione Mondo Digitale per sostenere la parità di genere nei settori della scienza e della tecnologia e per incentivare la partecipazione delle giovani donne al mercato del lavoro. L’alleanza collaborativa “ibrida” coinvolge Missione Diplomatica USA in Italia, Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, Compagnia di San Paolo, Microsoft, Eni e una rete di 32 partner accademici, tra cui il Politecnico di Milano.
Claudia e Cristian hanno seguito diverse classi dei licei G. Marconi e A. Volta di Milano che si sono cimentate per la prima volta nella realizzazione di un sito web integrato con applicazioni di intelligenza artificiale.
“Sentiamo spesso parlare di disparità di genere. Soprattutto nel mondo scientifico-tecnologico. La mancanza di diversità si traduce in un problema per la società intera, dove intere categorie non verrebbero tenute in considerazione nella costruzione di soluzioni ai problemi di domani. L’esperienza da formatore in Coding Girls permette di attivarsi concretamente per avvicinarsi alle pari opportunità, intaccate pesantemente durante l’anno appena trascorso”, ha raccontato Cristian ad Alberto Manieri, project manager della Fondazione Mondo Digitale.
“Con Coding Girls ho imparato a relazionarmi con una classe di studentesse e studenti più giovani. All’inizio ero un po’ preoccupata all’idea di dover gestire da sola un gruppo di trenta studenti, poi ho visto che, data una scaletta di contenuti, è possibile offrire una presentazione in un crescendo organico e articolato”, spiega Claudia, senza nascondere le difficoltà incontrate. “Pensavo che i ragazzi del liceo fossero per definizione interessati all’approccio con la programmazione e le discipline tecnologiche, quindi all’inizio sono rimasta un po’ perplessa per la scarsa risposta dei ragazzi, ma anche questo fa vedere come funzionano le dinamiche in una scuola: qualche studente si impegna ed è interessato, mentre altri avrebbero bisogno di stimoli molto diversi. Da un mini sondaggio sull’orientamento post scuola mi sono accorta con mio grande rammarico che al liceo linguistico, nessuno aveva intenzione di scegliere una facoltà tecnico scientifica. Quindi ho accennato alla vasta gamma di applicazioni della tecnologica, dall’automazione industriale al teatro, dall’Occidente al Sud Est Asiatico, appoggiandomi a documenti sul tema della tecnologia e parità di genere, con la speranza di risvegliare l’interesse tra le ragazze e i ragazzi. Per me l’esperienza è stata molto formativa!”
Proprio in questi giorni il Politecnico di Milano ha aperto le iscrizioni al nuovo anno accademico, pubblicando programma e raccolta dei video su corsi di studio, servizi allo studente, test di ingresso, tasse e borse di studio, poli territoriali, associazioni studentesche, presentazione delle scuole, progetto EnginHERing Polimi (gender gap).
Sulla pagina del PoliMi dedicato all’orientamento è possibile iscriversi al programma di incontri per approfondire.
Segnaliamo il prossimo evento in programma venerdì 26 marzo alle 17 dal titolo EnginHERing: la scelta di diventare ingegnera.
Il 23 febbraio scorso PoliMi ha dedicato un intero evento sulla parità di genere per le studentesse e agli studenti di Coding Girls. Ha aperto l’incontro Silvia Barattieri, Head of Unit di Equal Opportunities del Politecnico, che ha introdotto la lezione tecnica sui bias nella tecnologia tenuta da Mara Tanelli, seguita da un intervento di Monica Vitali.
“L’essere umano trasferisce nella tecnologia gli stereotipi di genere tipici della nostra società. Dobbiamo imparare nuove parole per descrivere il mondo, ma è necessario riscriverne anche il significato”, ha sottolineato la prof.ssa Tanelli nel suo intervento.